Alternanza scuola lavoro


L’alternanza scuola lavoro realizza l'incontro tra i percorsi scolastici e le realtà del mondo produttivo consentendo il progressivo e costante avvicinamento degli studenti alla cultura del lavoro nel mondo aziendale, pubblico e privato, professionale ed anche del volontariato. La stretta collaborazione tra scuola e realtà produttive, sia nella fase propedeutica di progettazione, che durante l’attuazione e la valutazione dei singoli percorsi, garantisce la reale efficacia dei percorsi in ASL. L’obbligatorietà dei percorsi in ASL, inoltre, contribuisce sia ad abbassare l’età di ingresso nel mondo del lavoro, sia ad orientare meglio le scelte universitarie, riducendo gli insuccessi attraverso una più efficace interpretazione ed implementazione dei curricula ministeriali. In questo modo il profilo in uscita dello studente sarà più apprezzato e riconoscibile dal mondo del lavoro. Dunque, da una parte la dimensione educativa, propria della scuola con i saperi delle singole discipline, dall’altra la dimensione manageriale delle organizzazioni ospitanti coralmente impegnate alla costruzione della terza dimensione, quella generativa, capace di generare pensiero, innovazione, di motivare e rimotivare, di orientare e riorientare saldando il legame tra competenze necessarie del saper fare, con il sapere specifico delle discipline di studio. Ma l’alternanza scuola lavoro non è solo questo perché il confronto con le realtà organizzative, nelle quali vengono assegnati compiti di realtà, consente di acquisite e/o potenziare le soft skills come l’autonomia, la fiducia in se stessi, la flessibilità, l’adattabilità, la resistenza allo stress, la capacità di pianificare ed organizzare, la precisione, l’attenzione ai dettagli, l’apprendere in maniera continuativa, conseguire obiettivi assegnati, gestire le informazioni, essere intraprendenti, spirito d’iniziativa, capacità comunicativa e il problem solving cioè la capacità di risolvere i problemi. Le competenze trasversali (soft skills) sono sempre più richieste ed apprezzateda un mondo del lavoro in continua evoluzione. Attraverso il personale svolgimento del percorso in ASL ogni singolo studente da una parte, implementa il “saper essere”, dall’altra pone le premesse per alimentare la dimensione prospettica del “saper divenire” e, in un futuro sempre più incerto e poco prevedibile, a dare ragione delle proprie scelte e a guardare con maggiore determinazione e fiducia al futuro per sé e per gli altri.

STORIA DELL’ALTERNANZA SCUOLA LAVORO

L’alternanza scuola-lavoro (ASL), che la legge n. 107/2015 ha reso ordinamentale anche nei licei, è obbligatoria dall’a.s. 2015/2016 per tutti gli studenti delle superiori a partire dalle terze classi dei Tecnici, Professionali e Licei.

Fino all’approvazione della legge n. 107/2015 della “Buona Scuola” l’alternanza scuola-lavoro ha rappresentato un aspetto non sistemico dell’ordinamento scolastico nazionale, di seguito le fasi.

FASE I SPERIMENTAZIONE – ANNI 70/80

Avviata sperimentalmente in alcune zone del Paese tra gli anni ’70 e gli anni ’80 come evoluzione delle esperienze di stage e tirocini, l’ASL ha trovato regolamentazione normativa nella legge n. 53/2003, che all’art. 4 l’ha introdotta nell’ordinamento della secondaria di II grado come “metodologia didattica” per la realizzazione dei percorsi formativi; col successivo dlgs n. 77/2005 sono state disciplinate le modalità di realizzazione.

FASE II RACCOMANDAZIONE ASL NELLA RIFORMA DEL II CICLO DI ISTRUZIONE ANNO 2010

La riforma del II ciclo di istruzione con il DPR n. 87/2010 ha sancito per gli istituti Professionali l’obbligo dello svolgimento di 132 ore di ASL nelle quarte e quinte classi, in sostituzione della precedente “area di professionalizzazione” (c.d. “terza area”). Negli istituti Tecnici e nei Licei riformati, invece, i percorsi in ASL sono stati solo raccomandati rispettivamente come «strumenti didattici fondamentali per far conseguire agli studenti i risultati di apprendimento attesi e attivare un proficuo collegamento con il mondo del lavoro e delle professioni» (DPR m. 88/2010) e anche come «modalità per l'approfondimento delle conoscenze, delle abilità e delle competenze richieste per l'accesso ai relativi corsi di studio e per l'inserimento nel mondo del lavoro» (DPR n. 89/2010).

FASE III OBBLIGATORIETA’ DELL’ASL PREVISTA DALLA LEGGE 107/2015

La legge 107/2015, dall’a.s. 2015 2016, ha reso obbligatori i percorsi di alternanza scuola-lavoro a partire dagli studenti frequentanti le classi terze degli istituti secondari di secondo grado fino alle classi quinte.  La regolamentazione e l’istituzionalizzazione è regolamentata dai commi che vanno dal n. 33 al n. 44.

L’alternanza scuola lavoro, leggi la L. 107/2015 (link in fondo pagina)

QUANTE ORE?

Le ore complessive dei percorsi di ASL nel triennio diventano 400 nei Professionali e nei Tecnici (circa il 12% delle ore totali dell’indirizzo di studio) e 200 nei Licei (circa il 7% delle ore totali dell’indirizzo di studio).

TIPOLOGIA   ORE complessive di ASL nel triennio           % di ore ASL sul Totale ore di studio

LICEI                                200                                                                   7%

TECNICI                           400                                                                 12%      

 

LA FORMAZIONE “ON THE JOB”, DOVE?

La Legge 107/15 (comma 34) ha esteso i luoghi dove operare l’alternanza scuola-lavoro: sono stati ampliati a tutto il cosiddetto “terzo settore”, inserendo gli ordini professionali, i musei e gli “altri istituti pubblici e privati operanti nei settori del patrimonio e delle attività culturali, artistiche e musicali, nonché con enti che svolgono attività afferenti al patrimonio ambientale o con enti di promozione sportiva riconosciuti dal Coni”. Queste realtà si aggiungono, dunque, alle organizzazioni che, da sempre, hanno accolto gli studenti in ASL come le imprese operanti nei settori industriali, commerciali e dei servizi.

Inoltre il percorso di alternanza scuola-lavoro, lo prevede il comma 35, si può realizzare anche all'estero.

 

LA FORMAZIONE “ON THE JOB”, QUANDO?

L'alternanza scuola-lavoro (comma 35) può essere svolta durante la sospensione delle attività didattiche secondo il programma formativo e le modalità di verifica ivi stabilite nonché con la modalità dell'impresa formativa simulata.

(>Vedi le esperienze di impresa formativa simulata all’Archimede).

 

LA FORMAZIONE PER LA PREVENZIONE DEI RISCHI SUL LUOGO DI LAVORO PERCHE’?

Le scuole secondarie di secondo grado svolgono attività di formazione in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, nei limiti delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili, mediante l'organizzazione di corsi rivolti agli studenti inseriti nei percorsi di alternanza scuola-lavoro ed effettuati secondo quanto disposto dal decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81.

Nella tabella sono riportate le ore di formazione che gli alunni impegnati nei percorsi di ASL devono svolgere, esse variano in funzione dei fattori di rischio delle aziende ospitanti.

RISCHIO AZIENDA OSPITANTE               QUANTE ORE DI FORMAZIONE

Rischio basso                                                           8 ORE

Rischio medio                                                           12 ORE         

Rischio alto                                                                16 ORE

E’ OBBLIGATORIO PARTECIPARE AI PERCORSI DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO?

Il percorso in ASL è entrato a far parte del curriculum scolastico degli studenti ed è pertanto obbligatorio e sarà valutato dalla Commissione dell’esame di Stato all’interno del colloquio finale.

Si vuole infatti mettere al centro l'esperienza dell'alternanza valorizzando l'apprendimento nei luoghi di lavoro,  riconoscendone la piena "equivalenza formativa".

Vedi OM esame di stato 2016 - art. 6 comma 6, art. 28 comma 4 (link in fondo pagina)

FINALITA’ DELLA LEGGE 107/2015 TRA COMPITI DI REALTA’ E SOFT SKILLS

Per tutti, studenti, scuole e imprese, l’alternanza scuola-lavoro è un impegno ed una sfida a lavorare sinergicamente ad un progetto comune e condiviso che va oltre la semplice formazione e l’utilità del lavoro: ha un’ampiezza educativa generativa tale da costituire fattore di crescita per tutti i soggetti coinvolti.

Consulta la guida ASL predisposta dal MIUR

Guida ASL MIUR.pdf
107_legge_13-07-15_buonascuola_GU.pdf